Il messaggio delle religioni diventa così visibile. Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, il metaverso e gli ambienti virtuali sono il “luogo” per una vita eterna digitale che non può essere priva di regole. Il diritto civile ereditario non è sempre in grado di gestire tali spazi, e a ciò soccorrono i diritti religiosi. Si può, quindi, costruire un sistema di regole che consente un’utilizzazione della tecnologia in modo conforme alle volontà del disponente. Un universo digitale senza regole può essere, infatti, dominato non solo da “angeli”, ma anche da “demoni”. Per tale ragione i diritti confessionali, avvertiti come doverosi dai fedeli, costituiscono una straordinaria opportunità per un efficace buon governo del web. In tale modo si realizza anche un’effettiva libertà religiosa digitale.
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