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    Luca DI MAJO

    Insegnamento di QUALITA' DELLA LEGISLAZIONE E DELLE TECNICHE NORMATIVE

    Corso di laurea in SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI

    SSD: IUS/09

    CFU: 6,00

    ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 36,00

    Periodo di Erogazione: Secondo Semestre

    Italiano

    Lingua di insegnamento

    Italiano

    Contenuti

    Il corso mira ad insegnare le tecniche di redazione degli atti normativi attraverso l'analisi delle regole di drafting formale e sostanziale, a partire dall'analisi sull'ordinamento italiano oscuro e ipertrofico.
    Durante le lezioni saranno affrontati anche casi pratici, come la redazione delle schede tecniche (AIR, ATN e VIR), o la scrittura di un testo normativo.

    Testi di riferimento

    L. Di Majo, La qualità della legislazione tra regole e garanzie, Napoli, Editoriale Scientifica, 2020

    Obiettivi formativi

    I risultati di apprendimento dello studente sono i seguenti:
    A) conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente dovrà dimostrare di possedere conoscenze e capacità di comprendere la materia, tanto con riguardo alla lettura e interpretazione dei testi normativi, quanto alle tecniche di redazione degli atti normativi. (knowledge and understanding).
    B) conoscenza e capacità di comprensione applicate: Lo studente dovrà dimostrare di avere la capacità di applicare le proprie conoscenze, abilità e capacità di comprensione nella ricerca di soluzioni a problemi connessi alla qualità della legislazione. In questo contesto lo studente dovrà dimostrare la capacità di scrivere testi normativi in contesti istituzionali (applying knowledge and understanding).
    C) autonomia di giudizio: Lo studente dovrà dimostrare capacità applicativa delle tecniche normative. (making judgements).
    D) abilità comunicative: Lo studente dimostrerà di saper comunicare in modo chiaro e senza ambiguità le proprie considerazioni e conclusioni sia nell'ambito del dibattito che potrebbe sorgere nel corso delle lezioni frontali sia nei seminari di approfondimento tematici e su casi giurisprudenziali (working class), o nelle eventuali conferenze organizzate nell'ambito del corso. Lo studente deve dimostrare di saper esporre le nozioni acquisite con coerenza argomentativo, rigore logico-sistematico e proprietà di linguaggio. (communication skills).
    E) capacità di apprendere: Lo studente dovrà dimostrare di aver sviluppato capacità di proseguire nello studio in modo per lo più auto-diretto o autonomo e di aver conseguito doti di apprendimento idonee al proseguimento degli studi giuridici, con particolare riferimento all'approfondimento della conoscenza degli ulteriori ambiti delle tecniche normative. (learning skills).

    Prerequisiti

    Diritto pubblico e costituzionale

    Metodologie didattiche

    Lezioni frontali e seminari di approfondimento

    Metodi di valutazione

    Esame orale

    Altre informazioni

    Il docente riceve al termine delle lezioni

    Programma del corso

    - Le patologie del legiferare.
    - La disciplina multilivello della qualità della legislazione.
    - L’orizzonte europeo e la qualità della legislazione.
    - Crisi e trasformazione del tradizionale sistema delle fonti tra forma di stato e forma di governo.
    - Legge oscura ed interpretazione giurisprudenziale (con qualche spunto sul concetto di certezza del diritto).
    - La qualità della legislazione e il problema dei costi economici del malcostume legislativo.
    - Elementi di drafting formale e drafting sostanziale.
    - L’Analisi di impatto della regolazione (AIR). - L’ Analisi tecnico-normativa (ATN).
    - La fase del monitoraggio: la Verifica di impatto della regolazione (VIR).
    - La manutenzione oltre la VIR: il riordino della legislazione.
    - Semplificazione normativa e better regulation.
    - Il controverso cammino della semplificazione normativa in Italia. Le leggi annuali di semplificazione e la normativa di attuazione.
    - Bicameralismo paritario e qualità della legislazione.
    - La qualità della legislazione nei regolamenti parlamentari.
    - Il Comitato per la legislazione.
    - L’attività del Comitato per la legislazione.
    - I pareri del Comitato: struttura, caratteristiche ed incidenza.
    - I rapporti annuali sulle attività del Comitato per la legislazione.
    - L’AIR e l’ATN nelle relazioni del Comitato.
    - Il seguito dei pareri e l’incidenza della giurisprudenza del Comitato per la legislazione.
    - Governo e qualità della legislazione. L’Ufficio centrale per il coordinamento dell’iniziativa legislativa e dell’attività normativa del Governo.
    - Il Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi (DAGL) e il Nucleo centrale per la semplificazione delle norme e delle procedure.
    - La Corte dei Conti e il Consiglio di Stato.
    - Le difficoltà del controllo esterno: la verifica della legittimità dei regolamenti governativi da parte della Corte costituzionale e del Giudice amministrativo.
    - Il Presidente della Repubblica e la qualità della legislazione.
    - La Corte costituzionale e la qualità della legislazione

     

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