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    Lucia DI COSTANZO

    Insegnamento di TRUST E VINCOLI DI DESTINAZIONE

    Corso di laurea magistrale a ciclo unico in GIURISPRUDENZA

    SSD: IUS/02

    CFU: 6,00

    ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 36,00

    Periodo di Erogazione: Secondo Semestre

    Italiano

    Lingua di insegnamento

    Italiano

    Contenuti

    Il corso in materia di “trust e vincoli di destinazione”, propone uno studio della circolazione dei modelli giuridici (il trust quale istituto tipicamente anglosassone) da un Sistema giuridico a un altro, di origine diversa. L’esame offre uno spunto per riflettere in concreto sul processo di trasformazione delle categorie concettuali interne (anche attraverso l’introduzione di nuove fattispecie, quale “gli atti di destinazione”) a seguito della influenza dei modelli stranieri. Assimilabile a quella tecnica c.d. “trapianto dei modelli giuridici”, questa sorta di recezione consente di avere una dimensione pratica non soltanto della uniformazione giuridica, quale frantumazione del diritto nello spazio e nel tempo, ma anche della sottile penetrazione della indagine comparativa nella quotidiana interpretazione e applicazione del diritto, nonché del graduale abbandono del ruolo centripeto della legislazione scritta che ha caratterizzato gli ordinamenti di civil law, riconoscendo rilevanza alla creatività del giudice e alla individuazione comparativa di valori e principi comuni sui quali costruire una uniformità di normazione.

    Testi di riferimento

    Si consiglia lo studio dei seguenti lbri di testo:
    1) L. Di Costanzo, Il Trust e le sue applicazioni, NAPOLI, ESI, 2014, pp. p. 5-65;
    2) F. Rota, G. Biasini, Il trust e gli istituti affini in Italia. Pianificazione patrimoniale e passaggio generazionale, III ed., Giuffrè, 2017, pp. 107-204 (cap. VI), pp. 261-284 (cap. IX), pp. 325-330 (cap. XI), pp. 359-404 (capp. XIII e XIV).

    Di concerto con il titolare dell’insegnamento, lo studente potrà scegliere un diverso itinerario di studio.

    Per un TOTALE di n. 230 PAGINE

    Obiettivi formativi

    L’obiettivo del corso è quello di riflettere sul processo di trasformazione delle categorie contrattuali e a qualificazione obbligatoria interne a seguito della circolazione dei modelli stranieri e comunitari, consentendo di avere la percezione di un graduale abbandono del ruolo centripeto della legislazione scritta che ha caratterizzato gli ordinamenti di civil law e di riconoscere la creatività del giudice nella individuazione, anche comparativa, di valori e principi giuridici.

    Prerequisiti

    Si richiede una propedeuticità per l'esame di Istituzione di diritto privato, affinché si possa avere una conoscenza di base degli istituti e funzioni del nostro diritto privato, allo scopo di poter comprendere l'incidenza della circolazione dei modelli giuridici stranieri.

    Metodologie didattiche

    Il corso si articola in 36 ore di lezioni Lezioni frontali e interattive, attraverso una discussione in alula tra docente e studenti sui temi da trattare.

    Metodi di valutazione

    L'esame consiste in un colloquio per accertare il livello di conoscenza della materia trattata. il livello di padronanza del linguaggio specialistico e la capacità di individuare i cambiamenti che gli istituti subiscono a seguito della influenza dei modelli stranieri. Il colloquio si svolge attraverso un numero di domande sufficienti a verificare il grado di conoscenza e di capacità analitica possedute dallo studente. Il grado di maturità giuridica dimostrato sarà espresso in una votazione che andrà da un minimo di 18 a un massimo di 30 e lode.

    Altre informazioni

    Di concerto col docente, lo studente potrà chiedere di appprofondire qualche ulteriore applicazione del trust, dei vincoli di destinazione o degli istituti affini.

    Programma del corso

    I due libri di testo e la selezione degli argomenti, sono stati scelti per dare corpo all'interesse che ha suscitato tale istituto nei giuristi continentali, dovuto principalmente alla opportunità di introdurre nuovi strumenti negoziali capaci di attribuire ulteriori funzioni a preesistenti negozi tipici, in tema di successione mortis causa, di fondo patrimoniale, di garanzie su credito, garanzia di transazioni commerciali, prestiti obbligazionari, mutui o altre forme di finanziamento, di amministrazione e protezione del patrimonio personale e familiare, di gestione professionale di somme di denaro o di un patrimonio immobiliare, e altro ancora. Le applicazioni del trust sono numerosissime, il programma di studio partendo dalle difficoltà di legittimazione dell’uso del trust nel nostro ordinamento, approfondisce talune tipologie e casistica.

     

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