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L'insegnamento intende sottoporre all'attenzione degli studenti la riflessione storica sul diritto costituzionale e pubblico fornendo loro forme d'interpretazione dialettiche perché impostate sul confronto tra gli orientamenti politici che originarono la forma della legge e del pensiero costituzionale.

Maurizio Fioravanti, Costituzione, Il Mulino, Bologna 2011.

L'insegnamento intende favorire una riflessione critica sulle esperienze che hanno fondato il diritto pubblico e il sorgere delle idee poste a base delle leggi e delle prassi costituzionali dall'antichità alla piena età moderna e fino a giungere alla contemporaneità. Una cura specifica verrà riservata al confronto tra le diverse forme di governo e di relazioni tra potere centrale e amministrati con il fine di rafforzare conoscenze e metodi intorno al fenomeno della legge costituzionale e del pensiero giuridico e politico che vi si riferisce

Non sono previsti prerequisiti

L'impostazione del corso sarà di tipo dialettico e interdisciplinare.

Prova orale sul programma d'esame.

Si consiglia, come esempio di storicizzazione dei fenomeni giuridici ed esperimento di analisi sistematica, una lettura attenta della Costituzione italiana vigente finalizzata a individuare le norme che stabiliscono un fine di natura politica e sociale (norme programmatiche) e quelle che stabiliscono diritti e doveri o fissano criteri organizzativi (norme precettive).

Il programma è idealmente diviso in tre sezioni, corrispondenti ai tre periodi fondamentali della Storia generale e del diritto: l’età antica, caratterizzata dalla stagione greca e da quella romana (la politeia e la res publica ne sono le idee di riferimento); la stagione medievale (con i suoi ordinamenti cittadini e il tema del rapporto tra re e tiranno); l’era moderna e l’affermarsi delle dottrine della sovranità e delle teorie del limite e della garanzia.