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    Mariano MENNA

    Insegnamento di DIRITTO PENITENZIARIO

    Corso di laurea magistrale a ciclo unico in GIURISPRUDENZA

    SSD: IUS/16

    CFU: 6,00

    ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 36,00

    Periodo di Erogazione: Secondo Semestre

    Italiano

    Lingua di insegnamento

    ITALIANO

    Contenuti

    Il corso ha durata semestrale e si avvale di lezioni itineranti presso gli istituti di detenzione e gli organi amministrativi e giudiziari che li gestiscono, per approfondire l’ esperienza didattica attraverso il contatto diretto con funzioni e compiti di magistrati e funzionari amministrativi.
    Il corso si conclude con una prova orale inerente all’ oggetto del corso ed all’eventuale esperienza compiuta presso gli uffici giudiziari o amministrativi.

    Testi di riferimento

    TESTO CONSIGLIATO
    AA.VV., Manuale di diritto penitenziario, Franco Della Casa e Glauco Giostra ( a cura di), Giappichelli, 2020.
    *****
    LETTURE CONSIGLIATE
    Mena Minafra, Sui colloqui dei garanti con i detenuti sottoposti al regime di “carcere duro”, in Giurisprudenza Italiana, fasc. 1, gennaio 2019;
    Mena Minafra, La tutela genitoriale nel preminente interesse del minore: mai più “bambini detenuti”, in Giurisprudenza Penale Web, fasc. 2-bis, 2019;
    Giulia Russo e Francesco D' Ettorre, Manuale del servizio di missione del Corpo di Polizia Penitenziaria, Aracne, 2017.

    Obiettivi formativi

    L'insegnamento ha ad oggetto lo studio e l’approfondimento delle problematiche inerenti al diritto penitenziario ed alla giurisdizione di sorveglianza, che nell’ attuale sistema penale hanno acquistato rilievo centrale nel sistema penale, soprattutto perché gestiscono, rispettivamente, la commisurazione della pena e le misure alternative al carcere, oltre alle situazioni inerenti ai diritti dei detenuti.
    Invero, il diritto penitenziario regola l’esecuzione delle misure privative e limitative della libertà personale disciplinata da un insieme di norme giuridiche di diritto pubblico e concerne, specificamente, l'organizzazione, i mezzi, le modalità ed i principi che attengono all'organizzazione carceraria ed alle pene alternative alla detenzione, alla luce della umanizzazione, principio cardine del sistema costituzionale e del trattamento penitenziario rivolto alla rieducazione del condannato.
    Quale branca del Diritto pubblico, il Diritto Penitenziario italiano è volto alla tutela di beni giuridici che, seppure di diretta pertinenza dei singoli, assumono sempre rilevanza in funzione di un interesse pubblico e si costituisce come disciplina autonoma, in quanto si giova di principi propri e di regole diversi da quelle di altre branche del diritto.
    Di qui la riconosciuta autonomia scientifica (didattica e accademica), legislativa e giuridica.
    Il libro X del Codice di Procedura penale, poi, si interessa del procedimento di esecuzione della pena, spesso chiamato anche alla determinazione della pena in concreto (ad esempio, nel caso di cumulo di condanne), e dei compiti della magistratura di sorveglianza, con particolare riferimento alla tutela dei diritti del soggetto condannato a pena detentiva, possibilmente ampliati anche secondo le fonti di natura sovranazionale.

    Prerequisiti

    PER DIRITTO PENITENZIARIO (cds Magistrale):
    ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO o
    DIRITTO PUBBLICO E COSTITUZIONALE,
    DIRITTO PENALE I o
    DIRITTO PENALE.
    ----------------------------------
    PER DIRITTO PENITENZIARIO E GIURISDIZIONE DI SORVEGLIANZA (cds Triennale):
    Diritto costituzionale e tutela dei diritti fondamentali
    e
    Diritto penale

    Metodologie didattiche

    Didattica frontale ed attività seminariali per 36 ore. Sono previsti dibattiti, esercitazioni e frequentazioni di istituti penitenziari, nonché di uffici giudiziari
    con partecipazione ad eventi culturali.

    Metodi di valutazione

    Esame orale. La valutazione in trentesimi terrà conto dell'assiduità della partecipazione alle lezioni, ai seminari, ed agli eventi organizzati nell'ambito del corso. Essa terrà conto, altresì, dell'approfondimento realizzato della materia (di tipo dottrinale, legislativo e giurisprudenziale), della capacità critica del candidato e del livello di preparazione. I diversi livelli di maturità e di partecipazione palesati giustificheranno una diversa valutazione: eccellente (trenta e lode), ottima (28/30), buona (25/27), discreta (21/24), sufficiente (18/20).

    Altre informazioni

    Utilizzare codici e testi normativi aggiornati. Si predisporrà un tutorato didattico

    Programma del corso

    La cornice costituzionale e sovranazionale; L’osservazione e il trattamento; Gli elementi del trattamento; Gli elementi del trattamento; La tutela dei diritti dei detenuti; Organizzazione penitenziaria, ordine e sicurezza; Le misure alternative alla detenzione e la liberazione anticipata; Magistratura di sorveglianza e ed esecuzione penitenziaria: profili processuali; L’ordinamento penitenziario minorile.

    English

    Teaching language

    Italian

     

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